martedì 27 dicembre 2016

Diario di una Ragazza Indaco

In questo lungo viaggio alla ricerca del colore indaco elettrico mi sono spesso imbattuto, nelle mie continue ricerche, nel libro "Diario di una Ragazza Indaco", un libro scritto da Michela Marini nel quale le varie sfumature dei colori possedute dalle nostra anime vengono rappresentate attraverso la società

Molti lettori hanno lasciato nei vari siti di vendita del libro recensioni molto positive, sostenendo in accordo con l'autrice che questo lavoro ha come obiettivo quello di spronare le persone di tutte le età a inseguire e a realizzare i propri sogni

L'universo viene descritto come causa ed effetto di tutti i grandi e piccoli avvenimenti che accadono intorno a noi e dei quali siamo noi stessi artefici, bisogna quindi lasciarsi andare alla natura e alle emozioni attraverso le quali riusciamo a risvegliarci dalla noia che spesso caratterizza le nostra giornate quotidiane.

Esiste inoltre un blog creato dalla stessa autrice per "continuare" in qualche modo il suo lavoro riguardo questo libro, eccone qui il link:

sabato 17 dicembre 2016

STEP 24 - Una "nuvola" e una "cosa" per l'indaco elettrico

Ecco qui una cloud con gli aggettivi e i sostantivi riferiti all'indaco elettrico presenti in questo blog.


Immagine presa dal sito web Levi's   

Per meglio rappresentare questo colore ho scelto come oggetto un capo di abbigliamento, ossia un jeans, in quanto l'indaco viene utilizzato moltissimo come colorante, e proprio grazie a questo suo impiego è nato il famoso colore "blue-jeans" che caratterizza proprio questo indumento. In quest'immagine presa dal sito della nota marca Levi's vi è un jeans il cui colore si avvicina molto a quello dell'indaco elettrico.

STEP 23 - L'indaco elettrico come "colore selvaggio"

L'indaco elettrico è un colore abbastanza inusuale da vedere nel mondo che ci circonda, in quanto questa frazione dell'indaco non è molto presente in natura. Rifacendoci però alla proprietà dell'indaco di essere un colorante molto utilizzato per i tessuti possiamo quindi ammirarlo anche quotidianamente grazie ai vestiti che ciascuno di noi indossa. Ed è proprio per questo suo utilizzo che ci possiamo rifare ad una sua caratteristica "selvaggia", scorgendola in un popolo che vive lungo il deserto del Sahara, ossia i Tuareg.


Questo popolo berbero di religione islamica indossa un particolare tipo di indumento, un lungo velo di cotone tinto di indaco che copre totalmente il volto lasciando solamente una fessura per gli occhi chiamato tagelmust.

Questo copricapo ha una sua funzione, permette di ripararsi dai forti raggi solari ed impedisce di respirare la sabbia alzata dal vento.

Il tagelmust viene utilizzato dagli uomini, mentre le donne indossano un velo che non copre totalmente il loro volto. Questo aspetto ha incuriosito molti antropologi in quanto ciò va in contrapposizione rispetto alla maggior parte delle società islamiche dove invece sono le donne a dover aver il volto completamente coperto.

lunedì 12 dicembre 2016

STEP 22 - L'indaco elettrico in architettura


Nella cultura orientale l'indaco elettrico, visto come frazione del viola, assume una certa importanza, soprattutto per quanto riguarda la spiritualità e la religione. Proprio per questo motivo sono presenti in Paesi come le Fiji dei veri e propri templi in cui tale colore è utilizzato per dare un tono sovrumano, per sottolineare che a differenza della vita dell'uomo che ha una fine temporale, vi è un qualcosa che gli sopravvive nel tempo e che va quindi al di là del corpo.

Ecco quindi la foto di uno dei più importanti templi di questo Paese, questo è lo Sri Siva Subramaniya temple, e si può subito notare come sia le sue mura sia alcune sue parti ornamentali siano di color indaco o comunque abbiano tonalità da cui esso deriva come il blu e il viola.


Per quanto riguarda invece la presenza dell'indaco in un trattato di architettura possiamo far riferimento al "De Architectura" di Vitruvio, in cui l'VIII capitolo è intitolato appunto "Del minio della crisocolla dell'armenio e dell'indaco" in cui egli scrive a proposito di questo colore:

"Ho detto quanto mi potè venire alla mente intorno al minio. La crisocolla si trae dalla Macedonia, e si cava ne' luoghi prossimi alle miniere di rame. L'armenio e l'indaco co' loro nomi stessi dimostrano da quali luoghi vengono prodotti."

Vitruvio si rifà quindi all'indaco come colore proveniente dalle Indie ricavato come sostanza naturale presente sulle canne presenti in quelle zone.

STEP 21 - L'indaco elettrico in un personaggio famoso

I colori hanno da sempre messo in evidenza alcune caratteristiche dei vari personaggi famosi che hanno modificato, a modo loro, lo scorrere degli eventi. Per quanto riguarda l'indaco elettrico possiamo prendere in considerazione la figura di Michelle Obama, ex First-Lady degli USA, per la quale tale colore è stato spesso presente negli 8 anni in cui ha vissuto nella Casa Bianca. 

In primis si può ben notare da numerose foto in circolazione sul web come Michelle spesso abbia indossato in varie occasioni abiti di questo colore, o comunque sue varianti come il viola. 



Questo colore fu fin da subito presente nella sua figura ma anche in quella del marito, basta vedere una foto risalente al 2007 durante la prima campagna elettorale del marito per le elezioni presidenziali del 2008 in cui si può ben notare come sia lei sia il manifesto in primo piano siano di tale colore.



"Passano gli anni, ma non i colori" potremmo dire in questo caso, e infatti, durante il suo intervento alla convention democratica a Filadelfia del 26 luglio 2016, mentre Michelle dichiara la sua posizione a favore della candidatura di Hillary Clinton, si innalzano nel grande catino del Wells Fargo Center migliaia di lunghe stecche di color indaco elettrico con su scritto in bianco il nome della precedente First-Lady, acclamatissima da tutto il pubblico presente.


Abbiamo infatti potuto constatare in questi anni come gli americani amassero in modo particolare la figura di Michelle, da sempre vicina ai problemi di carattere umanitario e sanitario che affliggevano il suo Paese, come ad esempio l'obesità infantile, l'alimentazione e lo sport tramite i quali migliorare e condurre uno stile di vita sano ed equilibrato.
Nel 2010 infatti Michelle lancia una campagna contro l'obesità chiamata "Let's move" con la quale ha inciso in maniera significativa sullo stile di vita quotidiano dei bambini (ma anche degli adulti) americani.

martedì 29 novembre 2016

STEP 20 - L'indaco elettrico nella moda

L'abito scelto appartiene al famoso marchio Versace ed è un vestito elegante corto color indaco elettrico della collezione primavera/estate 2016.
Questo capo è stato realizzato al 100% in poliestere, presenta uno scollo tondo, una vestibilità ampia in quanto non troppo aderente al corpo ed ha una sottoveste. Ha una chiusura con cerniera nella parte posteriore.

Versace è un'azienda italiana di moda ed abbigliamento fondata da Gianni Versace nel 1978 ed ha sede a Milano. Tale marchio è conosciuto in tutto il mondo sia nell'ambito dell'abbigliamento sia in quello di profumi, orologi e alberghi.

STEP 19 - L'anatomia dell'indaco elettrico

L'indaco elettrico è un colore molto particolare, in quanto ad esso sono associate varie proprietà che vanno al di là della semplice caratteristica cromatica. 
Cerchiamo allora di prendere questo colore e di analizzarlo, ossia proviamo ad entrare all'interno della sua anatomia, la quale ha preso una determinata forma e dimensione grazie alle diverse culture che ne hanno fatto un diverso utilizzo nel corso della storia.
Per i buddisti ad esempio esso è visto come espressione dei più elevati termini vibrazionali, mentre per i cinesi è un colore Yin.

L'indaco elettrico viene visto come un grande purificatore non solo a livello mentale e psichico ma anche a livello fisico, soprattutto del sistema cardiocircolatorio.
L'elettricità di tale colore implica un suo effetto rinfrescante ed astringente, tant'è che esso ha un potere anestetico dovuto alla sua capacità di riuscire a portare la coscienza ad un livello superiore. Questo effetto calmante ed anestetico agisce su diversi apparati dell'organismo umano come quelli respiratorio, visivo e olfattivo. Possiamo quindi dire che ha la capacità di equilibrare gli organi di senso.

Spostandoci invece su di un aspetto più spirituale, l'indaco elettrico è associato al sesto chakra, che è quello frontale, chiamato Ajna, ed è per questo associato al terzo occhio, il quale ha a che fare con le funzioni più elevate del nostro pensiero.
Il sesto chakra è infatti strettamente connesso all'amore celestiale, che è ovviamente più elevato rispetto a quello umano in quanto comprende la vita nella sua globalità.
Tale colore rappresenta una fusione tra l'intuizione e la spiritualità, tant'è che una persona che non possiede questo colore nella propria aura viene considerata mentalmente e fisicamente distaccata dal proprio spirito.

Per maggiori informazioni sulle proprietà di questo colore visitare il seguente sito:

lunedì 21 novembre 2016

STEP 17 - L'indaco in un brevetto

  • Nome brevetto: Microbial production of indigo
  • Numero di pubblicazione: US4520103 A
  • Tipo di pubblicazione: Concessione
  • Numero domanda: US 06/437,035
  • Data di pubblicazione: 28 maggio 1985
  • Data di registrazione: 27 ottobre 1982
  • Inventori: Burt D. Ensley, Jr.
  • Assegnatario originale: Amgen
Questo post ha lo scopo di mostrare l'esistenza di un brevetto riguardo alla sintesi microbica dell'indaco come colorante, utilizzato moltissimo nell'industria tessile come abbiamo già visto in post precedenti. La sua produzione viene fatta mediante l'ossidazione dell'indolo, nella quale viene coinvolto l'enzima naftalene diossigenasi.

Attualmente per tale processo di sintesi vengono sfruttati gli Escherichia coli, una specie di batterio, ricombinati e chimicamente immobilizzati ad una matrice solida di cellulosa. Si utilizza quindi un bioreattore (utilizzato per fornire un tipo di ambiente favorevole alla crescita di organismi biologici) costituito da due estremità, da una fluisce una soluzione contenente triptofano, dall'altra invece viene recuperato dalle cellule imbrigliate nella matrice l'indaco prodotto che verrà poi utilizzato come colorante.

Si ricorda che l'indaco viene utilizzato specialmente come colorante per i jeans.

giovedì 17 novembre 2016

STEP 16 - L'indaco elettrico nel design

Una maschera o una poltrona?
Cosa ti viene da pensare su quest'immagine?
In molti potrebbero pensare che sia una maschera, magari usata per feste come carnevale o Halloween, ebbene no.

La foto in questione rappresenta una poltrona!
Essa è un tipo di poltrona monoblocco chiamata Nemo e disegnata da Fabio Novembre nel 2009. Guardandola da un lato sembrerebbe essere una grande maschera teatrale, ma dall'altra in realtà ha un'ampia seduta.
Si potrebbe quindi quasi dire che il grande volto della maschera, così inespressivo nella perfezione delle sue proporzioni classiche, nasconde e accoglie dall'altra parte un altro volto, ossia quello della persona che si rilassa al suo interno.
Questa poltrona è prodotta e venduta da Driade.

lunedì 14 novembre 2016

STEP 15 - L'indaco elettrico nella pubblicità

I colori vengono utilizzati anche nei manifesti pubblicitari che si possono trovare sia nelle pagine dei vari giornali e riviste sia sui cartelloni stradali. Questi devono chiaramente attirare l'attenzione del lettore e per far ciò spesso vengono usati colori vivi e accesi, come ad esempio può essere l'indaco elettrico.

Questo colore può trovarsi ad esempio nell'immagine pubblicitaria qui di fianco della Persil, una marca di detersivi il cui nome cambia a seconda del Paese, ed in Italia infatti è meglio conosciuta come Dixan.

Il suo nome deriva da due suoi principali ingredienti, ossia il perborato di sodio e il silicato.

Questo marchio è stato creato dall'azienda chimica tedesca Henkel & Cie ed è stato lanciato sul mercato nel 1907, non deve quindi essere confuso con il detersivo Persil della Unilever. Quest'altra azienda ha in effetti il permesso di vendere il proprio detersivo omonimo in paesi come Regno Unito e Irlanda, ma anche in Germania dove però il marchio è realizzato e messo in commercio dalla Henkel.

Altri nomi con i quali è riconosciuta la Persil nel mondo sono anche Wipp o LeChat.

giovedì 10 novembre 2016

STEP 14 - L'indaco elettrico nella chimica

L'indaco elettrico (o semplicemente l'indaco) è un colorante molto utilizzato nell'industria tessile, basti infatti pensare al suo utilizzo per i blue-jeans e per la tagelmust. In passato il principale Paese produttore di questo colore era l'India, in quanto proprio qui vi era una pianta, la Indigofera Tinctoria, dalla quale era possibile prelevare tale pigmento. In questa pianta è presenta l'indacano, un glucoside dal quale si elimina il glucosio attraverso la fermentazione; l'indaco veniva poi ottenuto grazie all'ossidazione con l'aria.

Molecola indaco naturale

La molecola naturale dell'indaco, identificata con lo stesso nome del colore, deriva dall'indolo ed il suo nome IUPAC è 2-(1,3-diidro-3-osso-2H-indol-2-ilidene)-1,2-diidro-3H-indol-3-one. La sua formula molecolare è C16H10N2O2.

L'indaco però in sé e per sé è un pessimo colorante in quanto non riesce ad attaccarsi alla fibra tessile a causa delle piccole dimensioni e del basso peso della sua molecola. Per questo motivo esso, attraverso la reazione con un agente riducente, viene convertito nella forma di leuco che ne permette un uso tintorio.

L'indaco ha però un vantaggio come colorante poichè, a differenza degli altri, non scolorisce ma tende ad assumere una colorazione azzurro brillante.

Grazie ad Adolf Von Baeyer inoltre l'indaco è ottenibile anche artificialmente, ossia per sintesi chimica. Egli lo produsse per la prima volta nel 1880 attraverso 7 reazioni chimiche, e per questa sua creazione ha vinto il premio Nobel per la Chimica nel 1905. Questa sua invenzione però portò al declino della produzione naturale dell'indaco, con il conseguente impoverimento di tutte quelle persone che lavoravano nella coltivazione e nell'estrazione dell'indaco naturale.

Molecola indaco artificiale
L'indaco artificiale è un pigmento organico sintetico, composto da acido nitrocinnamico e la sua formula molecolare è C9H7NO4.

Attualmente l'indaco viene prodotto quasi totalmente artificialmente, anche perchè subito dopo il lavoro di Baeyer i terreni precedentemente utilizzati in India per la coltivazione dell'Indigofera Tinctoria furono sostituiti da campi di grano coltivati per ottenere poi i cereali, con i quali molte più persone rispetto a prima riuscirono a sfamarsi.


lunedì 7 novembre 2016

STEP 13 - L'indaco nel fumetto

I colori costituiscono una parte fondamentale dei fumetti in quanto grazie ad essi vengono messi in evidenza determinate caratteristiche dei vari personaggi dando loro una certa importanza e permettendo così ai vari lettori di riconoscerli anche attraverso le varie sfaccettature cromatiche.

La mia personale ricerca dell'indaco nel mondo dei fumetti mi ha portato a visionare quello di Lanterna Verde - Green Lantern, nel quale vi sono ben 9 corpi di Lanterne di colore diverso. Tra di essi vi è la Tribù Indaco, formata da ex criminali intergalattici che però, grazie all'anello indaco della compassione, si redimono e sopprimono i loro istinti criminali. Il loro giuramento nella loro lingua è:

"Tor lorek san, bor nakka mur,
Natromo faan tornek wot ur,
Ter lantern ker lo Abin Sur,
Taan lek lek nok - Formorrow Sur."

Ecco qui due vignette in inglese del fumetto "Green Lantern" vol. 4 n°25: in entrambe le immagini vi è Lanterna Verde che dialoga con alcuni personaggi appartenenti alla Tribù Indaco; nella prima si parla dell'anello indaco (indigo ring), mentre nella seconda si parla degli indigos (coloro che appartengono a tale corpo di lanterne).









domenica 30 ottobre 2016

STEP 12 - L'indaco elettrico in una ricetta gastronomica

Il colore ha una certa rilevanza anche in ambito alimentare, ossia nei cibi che ogni giorno bandiscono le nostre tavole e le nostre cucine. Ogni alimento ha un proprio colore caratteristico, e visto che anche l'occhio vuole la sua parte si può ben dire che la parte cromatica dei piatti tipici e dei vari alimenti abbia una certa rilevanza.

Ecco qui una ricetta in cui è presente l'indaco come colore.


Risotto magico con cavolo verza viola

Ingredienti per 3 persone:
150 grammi di avolo verza
1/2 porro piccolino
2 cucchiai di oli extra vergine d'oliva
1 tazza da latte piena di riso
acqua q.b.
sale q.b. 

Procedimento
Tagliare in modo sottile il porro e il cavolo verza viola, versate 2 cucchiai di olio in una pentola capiente (dove poi verserete anche il riso e terminerete a cottura) e fate imbiondire il porro.

Quando la verza sarà quasi pronta mettete sul gas un pentolino con dell'acqua che porterete ad ebollizione e che vi servirà come una specie di brodo per la cottura del riso. Se volete potete utilizzare del brodo vegetale non salato, ma usando l'acqua si evita di alterare il gusto del cavolo verza. 

Dopo 10 minuti aprite il coperchio e versate il riso, successivamente amalgamate e fate tostare per qualche minuto. Ora aggiungete un po' per volta l'acqua (cercate di mantenerla calda per non creare shock termico all'interno della pentola e alterare i sapori) e portate a termine la cottura del riso più o meno 15 minuti.

Per tale ricetta si consiglia un riso per risotti o minestre, come ad esempio un carnaroli o arborio che sono perfetti in quanto rilasciano l'amido giusto per creare una cremina deliziosa a fine cottura senza l'aggiunta di altro.

A fine cottura, aggiustate di sale ed eventualmente mantecate con parmigiano e una sottiletta, o una noce di burro o come meglio gradite.

Servite quindi il riso nel piatto e buon appettito!

Questa è solo una delle tante ricette in cui vi sono alimenti di questo colore; nella ricetta sopra descritta il colore indaco è dato dal cavolo verza.

La cromoterapia è presente anche a tavola attraverso i cibi: ad esempio gli alimenti che hanno un colore che va dall'indaco al violetto sono ricchi di magnesio e di altre sostanze che servono a migliorare e a sostenere le funzioni cerebrali, sono inoltre ottimi per calmare l'appetito. Essi svolgono inoltre un'azione benefica sul sistema nervoso, sul cervello e sulle facoltà intellettive superiori.

STEP 11 - L'indaco in un documento

L'indaco è un colorante utilizzato moltissimo dalle aziende tessili, soprattutto per alcuni capi di abbigliamento come i jeans. L'obbiettivo di questo post è quello di trovare un documento su questo colore, e proprio in quest'ambito vi sono diversi giornali o riviste online che trattano dell'utilizzo dell'indaco in questo campo.

Tra di esse ho scelto un articolo molto recente della Repubblica pubblicato il 16 settembre 2016 sul proprio sito online nella sezione riguardo le Scienze. Leggerete inoltre che riguardo a quest'argomento esso si rifà ad un articolo pubblicato sulla famosa rivista scientifica Science Advances, vi auguro quindi una buona lettura.

Ha 6000 anni, viene dal Perù: è la tela indaco antenata dei blue jeans
E' stata rinvenuta nel nord del Paese. Finora si pensava che
l'uso più antico di questo colore risalisse agli Egizi.
ROMA - Non l'antico Egitto, ma le coste del nord del Perù sono state la prima 'tavolozza' dove ha preso fora ed è stato usato il colore indaco, tipico dei moderni blue jeans, che sarebbe dunque molto più antico del previsto. Risale infatti a 6.000 anni fa, e non 4.500 come finora pensato, come emerge dai tessuti ritrovati dagli archeologi nel paese sudamericano.

I dettagli sono spiegati nello studio coordinato da Jeffrey C. Splitstoser, del Columbian College di arti e scienze di Washington, e pubblicato sulla rivista Science Advances. Sulla Ande già 7800 anni fa si coltivava il cotone. Grazie al clima arido di quella parte del Perù, diversi tessuti decorativi si sono conservati intatti per migliaia di anni.

I reperti ora studiati dagli esperti della George Washington University furono rinvenuti durante una campagna di scavi realizzata tra il 2015 e il 2017 nel sito peruviano di Huaca Prieta, vicino alla città di Trujillo, cui partecipò anche l'archeologo italiano Duccio Bonavia.

Erano così ben preservati che i ricercatori ancora potevano vedere la tintura blu in maniera vivida e sono riusciti ad analizzare le quantità di indigotina e indirirubina, componenti chiave dell'indaco. Con la datazione al radiocarbonio hanno visto che risalivano a 6.200 anni fa.

L'indaco era uno dei colori più preziosi nel mondo antico, ed era usato dalla Cina fino all'Egitto e al Sudamerica. Oggi viene ancora usato per creare il blu dei blue jeans. Finora l'utilizzo più antico accertato risaliva a 4400 anni fa in Egitto, ma questo nuovo studio lo retrodata di 1500 anni e lo colloca in Perù.

Link:
  • Repubblica: http://www.repubblica.it/scienze/2016/09/16/news/scoperto_in_peru_l_antenato_dei_blue_jeans-147882790/ ;
  • Science Advances: http://advances.sciencemag.org/content/2/9/e1501623

giovedì 27 ottobre 2016

STEP 10 - L'indaco elettrico nel brand

L'indaco, così come anche il viola e il blu, è un colore che può essere ritrovato in alcuni brand o stemmi. In un precedente post avevamo già trattato di alcuni loghi in cui questo colore fosse presente, ossia quello della Milka o lo scudetto della Fiorentina. Ora invece voglio parlare di un altra azienda di dolciumi che forse in pochi di voi conosceranno: la Cadbury.


Questa è un'azienda britannica di prodotti alimentari e bevande, ma è soprattutto la seconda azienda produttrice di dolciumi al mondo.

Ho scelto questo brand per questo specifico post in quanto pur essendo un'azienda leader nel settore spesso non si vedono negli scaffali dei nostri supermercati dei suoi prodotti oppure non ne notiamo la presenza in quanto la nostra attenzione si focalizza su altri tipi di marche più conosciute nel nostro Paese come magari la Lindt, Perugina, Mars, Ringo oppure Novi. 

La Cadbury fu fondata nel lontano 1824, ha sede principale ad Uxbridge, una città nel west London che rappresenta il quartiere amministrativo del  Borough of Hillingdon di Londra.



Fino al 2012 l'azienda era sotto il controllo della Kraft Foods, la quale però ha ceduto tutti i suoi marchi di prodotti alimentari e snack alla Mondelez International, tra i quali anche la Cadbury.

Essa rivende moltissimi tipi di dolci, in particolare la cioccolata. Tra i suoi diversi tipi vi sono, oltre alle tavolette di cioccolata di cui ve ne sono moltissimi tipi,, anche ovetti (come quelli della Kinder per intenderci) e soprattutto una varianza degli OREO, ormai conosciutissimi in tutto il mondo. Vi sono anche diversi tipi di crema al cioccolato spalmabile, una vastità di barrette, e l'ultimo prodotto messo in commercio è un tipo di cioccolata calda chiamata stranamente Cadbury FREDDO.

In conclusione vi invito quindi a cercare dei prodotti Cadbury la prossima volta che andrete a fare la spesa, non di certo per comprarli (quello lo deciderete voi ovviamente), ma semplicemente per farvi notare di come spesso non vediamo tutto quello che passa davanti ai nostri occhi.


mercoledì 26 ottobre 2016

STEP 09 - L'abbecedario dell'indaco elettrico

Ecco qui l'abbecedario del colore indaco elettrico:

lunedì 24 ottobre 2016

I bambini indaco

Quanti di voi hanno mai sentito parlare dei "Bambini Indaco"?
Forse in pochi, eppure basta andare su un qualsiasi motore di ricerca, ad esempio Google, e ricercando la parola "indaco" si ottengono moltissimi post su diversi siti riguardo a questo argomento. Questo termine fu coniato dalla psicologa Nancy Ann Tappe negli anni '70-'80 nel suo libro "Understanding Your Life Through Color" ("Capire la vostra vita attraverso il colore"), ma ha acquistato una maggior importanza dopo l'opera "The Indigo Children" di Lee Carroll e Jan Tober nel 1999. In questo ultimo decennio e mezzo infatti sono stati innumerevoli i documentari, film e libri che sono stati prodotti riguardo a questi bambini ai quali sono riconosciute e abilità e capacità speciali, quasi soprannaturali. 
Secondo la dott.ssa Tappe questi bambini rappresentavano una nuova specie umana nata con l'obbiettivo di portare un'ondata di cambiamenti nella vita degli esseri umani migliorandola.


Quali sono le caratteristiche dei Bambini Indaco?
Questi bambini hanno forti poteri paranormali e psichici, iperattivi, ipersensibili e ribelli nei confronti di qualsiasi regola che gli venga imposta. Sono pieni di creatività e hanno un'elevata forza di volontà ma anche un alto senso morale. Si dice inoltre che essi siano capaci di parlare con gli angeli. 

Bambini indaco e ADHD
A causa della loro iperattività, curiosità e del loro rifiuto verso ogni regola che gli venga imposta, i bambini indaco possono diventare problematici e difficili da gestire e soprattutto da educare. Secondo Tober e Carroll i bambini ai quali viene diagnosticato un deficit di attenzione e iperattività in realtà non sarebbero altro che bambini indaco ai quali non bisognerebbe dare alcuna cura medica o farmacologica, ma dovrebbero essere trattati e riconosciuti per quello che sono e di conseguenza riempiti di cure, attenzione e affetto.

Su internet vi sono alcuni test mediante i quali chiunque può verificare se un bambino ha le caratteristiche di un bambino indaco: eccone qui uno
http://mamma.pourfemme.it/articolo/tuo-figlio-e-un-bambino-indaco-test/26003/

sabato 22 ottobre 2016

STEP 08 - L'indaco nella superstizione e scaramanzia

I colori spesso vengono associati alla superstizione e alla scaramanzia, basti pensare ad esempio che in ambito sportivo spesso gli atleti o le società scelgono il colore del vestiario non solo per rappresentare ad esempio la loro appartenenza alla propria città o al proprio Paese, ma anche in base alle proprie credenze.

Logo Milka
Logo Associazione Calcistica Fiorentina
Questo non avviene solo in ambito sportivo, ma anche in ambito economico-industriale, dove ad esempio il viola è quasi bandito dai brand di tutto il mondo in quanto visto come un colore malaugurante. Il motivo di questo pensiero deriva dal fatto che non essendo molto presente in natura in molti credono che sia un colore artificiale, e ne attribuiscono quindi valori negativi, come ad esempio finzione e scarsa sincerità.
Papa Francesco

Soprattutto in Italia questo colore non è ben visto in quanto è il colore liturgico usato nel periodo della quaresima, il quale è un periodo di purificazione penitenziale. Il viola viene quindi associato alla sfortuna, soprattutto in ambito teatrale, in quanto durante i 40 giorni di quaresima erano vietate le rappresentazioni teatrali, e questo andava a danneggiare economicamente tutti coloro che lavoravano nel mondo dello spettacolo.
Oggigiorno questo colore è quasi bandito nel teatro, infatti si evita di usare abbigliamenti o oggetti viola.

Il viola viene visto così negativamente anche perchè nasce dalla stabilità del blu e dall'energia del rosso, avendo così un'ambiguità di fondo che lo rende un colore contraddittorio e quasi indecifrabile, trasmettendo di conseguenza una percezione poco chiara sulla propria identità.
Questi sono quindi i vari motivi per cui il viola, pur essendo un colore originale, viene poco usato in vari settori.

Passiamo ora a trattare del ruolo che l'indaco ha in questo ambito così lontano ma allo stesso tempo di eguale importanza rispetto a quello scientifico.
L'indaco rappresenta una combinazione di intuizione e spiritualità, tant'è che una sua assenza, secondo una constatazione di carattere generale, può nascondere una mancanza di interessi spirituali. Essendo un colore freddo (come il verde, il blu e il viola) ha un effetto calmante. Le persone introverse preferiscono questi colori per il loro carattere endotermico e centripeto che favoriscono sia il raccoglimento interiore sia la chiusura al mondo esterno.

Immagine del sesto chakra
Questo colore è molto presente nella cultura asiatica in cui si sostiene che tale colore sia connesso con il 6° chakra (Ajna) di cui è un ottimo stimolatore. Il chakra costituisce particolari aree energetiche su cui si può influire tramite le corrispondenti frequenze dei colori e dei suoni.
Una persona che ha l'aura di questo colore sta approfondendo il suo rapporto con lo spirito. Infatti il 6° chakra è connesso con l'amore celestiale, che va al di là di quello umano e comprende la vita nel suo complesso. 
Per i buddisti inoltre esso è un'espressione dei più elevati termini vibrazionali. 
Nella cultura cinese l'indaco è un colore Yin (complementare dello Yang).


L'indaco inoltre è importante perchè rappresenta il passaggio fra i messaggi dell'anima e la loro totale comprensione divina, e proprio per questo motivo è il colore più adatto per aprire il terzo occhio e incrementare le facoltà paranormali. Grazie ad esso riusciamo a percepire l'essenza in maniera comprensibile, e ci favorisce il compito di acuire la nostra percezione astrale.



Passiamo ora ad alcuni proverbi e detti popolari riguardanti non solo l'indaco ma anche il blu e il viola, i quali sono i colori a lui più simili:


  • "Le rose sono rosse, le viole sono blu, dolce è lo zucchero, ma non quanto sei tu.";
  • "Avere il sangue blu." (sta a simboleggiare il sangue reale, ossia indica una persona aristocratica, nobile, di famiglia reale);
  • "Avere una fifa blu." (avere molta paura);
  • "San Fabian e Sebastian i ven via cun la viöla in man." (è un detto padovano sul mese di Gennaio riguardante questi due santi);
  • Nelle tradizioni velletrane l'ìndico (indaco) era il nome di una specie di folletto che, nella credenza popolare, immobilizzava gli arti alle persone durante la dormiveglia. (Velletri è una città in provincia di Roma).

venerdì 21 ottobre 2016

STEP 07 - L'indaco elettrico nel cinema

In ambito cinematografico i colori hanno avuto un'importanza crescente dalla nascita della televisione a colori. Questi infatti vengono utilizzati per dare tono e significato ad una scena in qualsiasi genere, dall'horror alla commedia, dall'avventura all'azione.



Insieme a molti altri colori, anche l'indaco elettrico è presente in quest'ambito, in primis possiamo parlare del cortometraggio drammatico francese Electric Indigo del regista belga Jean-Julien Colette prodotto nel 2013 e vincitore di diversi premi in quell'anno.

Questo filmato racconta la storia di una giovane donna, Indigo, che ripercorre tutta la sua esistenza fino all'evento che provocò in lei un'emancipazione. Nata da una madre surrogata e cresciuta da una coppia di due ragazzi eterosessuali unitisi in un legale matrimonio d'amicizia. Indigo non conosce la sua vera madre, ed è cresciuta vedendo solo l'amore non carnale dei suoi due padri. Di conseguenza non è mai riuscita a capire la sua vera identità e a trovare un obbiettivo da raggiungere nella sua vita. Ad un certo punto però la madre decide di conoscere sua figlia, e questo porta ad uno sconvolgimento nella storia.
Si suggerisce di vedere il trailer che troverete nel seguente link: 
Potrete trovare altre informazioni riguardo al film e agli attori in questo sito: http://www.imdb.com/title/tt2907996/

Immagine tratta dal film "Hungry Hearts"

Un altro capolavoro cinematografico in cui l'indaco è presente anche se indirettamente è Hungry Hearts, un film drammatico di produzione italiana ma in lingua inglese presentato al Festival di Venezia del 2014 durante il quale ha vinto due Coppe Volpi per le interpretazioni di Adam Driver e Alba Rohrwacher. Questo film, diretto da Saverio Costanzo, è stato tratto dal romanzo italiano Il bambino indaco narra di una storia di una coppia, Jude (americano) e Mina (italiana) e della crescita del loro bambino nutrito dalla madre secondo una rigida dieta vegana. Jude si accorge che il figlio sta crescendo denutrito ed è in pericolo di vita, decide quindi di agire fino a dover essere costretto a portare il piccolo a casa di sua madre Anne, allontanandolo quindi da Mina. La vicenda però assume successivamente una svolta tragica.

Già vedendo il trailer si rimane con una suspense tale da essere invogliati alla visione del film: https://www.youtube.com/watch?v=c8QwHCCLuDA

Immagine tratta dal film "La grande bellezza"
Per rendere omaggio al grande cinema italiano possiamo anche far riferimento alla famosissima casa di produzione cinematografica Indigo Film, che ha sede principale a Roma ed è stata fondata nel 1994. Moltissimi sono i lungometraggi di successo prodotti da questa casa, basti pensare a La grande bellezza di Paolo Sorrentino, vincitore del premio Oscar come miglior film straniero nel 2014. Dal 2000 ad oggi sono stati realizzati circa 25 lungometraggi di cui molti famosi in tutto il mondo. La Indigo Film fu fondata da Nicola Giuliano, Francesca Cima e Carlotta Calori, e oltre ai film ha prodotto anche alcune serie televisive e documentari.

Immagine tratta dal film "Avatar"

Un altro premio oscar in cui l'indaco elettrico si può dire che sia presente (anche se come colore si è più vicini ad una tonalità del blu elettrico) è Avatar, un film del 2009 di James Cameron che nel 2010 si aggiudicò ben 3 premi Oscar. In questo film la palette di colori è in gran parte dominata dal blu e da molte sue frazioni usati sia per l'ambiente sia per i personaggi. 

Tra il 2017 e il 2018 dovrebbe inoltre uscire il sequel di questo successo, ossia Avatar 2, e sicuramente i tantissimi fan di questo successo assaliranno i vari cinema per ammirarne la visione sui grandi schermi.


Anche in un ambito così vasto come quello cinematografico quindi l'indaco assume un ruolo di grande rilevanza sia a livello italiano che a livello internazionale.