martedì 29 novembre 2016

STEP 20 - L'indaco elettrico nella moda

L'abito scelto appartiene al famoso marchio Versace ed è un vestito elegante corto color indaco elettrico della collezione primavera/estate 2016.
Questo capo è stato realizzato al 100% in poliestere, presenta uno scollo tondo, una vestibilità ampia in quanto non troppo aderente al corpo ed ha una sottoveste. Ha una chiusura con cerniera nella parte posteriore.

Versace è un'azienda italiana di moda ed abbigliamento fondata da Gianni Versace nel 1978 ed ha sede a Milano. Tale marchio è conosciuto in tutto il mondo sia nell'ambito dell'abbigliamento sia in quello di profumi, orologi e alberghi.

STEP 19 - L'anatomia dell'indaco elettrico

L'indaco elettrico è un colore molto particolare, in quanto ad esso sono associate varie proprietà che vanno al di là della semplice caratteristica cromatica. 
Cerchiamo allora di prendere questo colore e di analizzarlo, ossia proviamo ad entrare all'interno della sua anatomia, la quale ha preso una determinata forma e dimensione grazie alle diverse culture che ne hanno fatto un diverso utilizzo nel corso della storia.
Per i buddisti ad esempio esso è visto come espressione dei più elevati termini vibrazionali, mentre per i cinesi è un colore Yin.

L'indaco elettrico viene visto come un grande purificatore non solo a livello mentale e psichico ma anche a livello fisico, soprattutto del sistema cardiocircolatorio.
L'elettricità di tale colore implica un suo effetto rinfrescante ed astringente, tant'è che esso ha un potere anestetico dovuto alla sua capacità di riuscire a portare la coscienza ad un livello superiore. Questo effetto calmante ed anestetico agisce su diversi apparati dell'organismo umano come quelli respiratorio, visivo e olfattivo. Possiamo quindi dire che ha la capacità di equilibrare gli organi di senso.

Spostandoci invece su di un aspetto più spirituale, l'indaco elettrico è associato al sesto chakra, che è quello frontale, chiamato Ajna, ed è per questo associato al terzo occhio, il quale ha a che fare con le funzioni più elevate del nostro pensiero.
Il sesto chakra è infatti strettamente connesso all'amore celestiale, che è ovviamente più elevato rispetto a quello umano in quanto comprende la vita nella sua globalità.
Tale colore rappresenta una fusione tra l'intuizione e la spiritualità, tant'è che una persona che non possiede questo colore nella propria aura viene considerata mentalmente e fisicamente distaccata dal proprio spirito.

Per maggiori informazioni sulle proprietà di questo colore visitare il seguente sito:

lunedì 21 novembre 2016

STEP 17 - L'indaco in un brevetto

  • Nome brevetto: Microbial production of indigo
  • Numero di pubblicazione: US4520103 A
  • Tipo di pubblicazione: Concessione
  • Numero domanda: US 06/437,035
  • Data di pubblicazione: 28 maggio 1985
  • Data di registrazione: 27 ottobre 1982
  • Inventori: Burt D. Ensley, Jr.
  • Assegnatario originale: Amgen
Questo post ha lo scopo di mostrare l'esistenza di un brevetto riguardo alla sintesi microbica dell'indaco come colorante, utilizzato moltissimo nell'industria tessile come abbiamo già visto in post precedenti. La sua produzione viene fatta mediante l'ossidazione dell'indolo, nella quale viene coinvolto l'enzima naftalene diossigenasi.

Attualmente per tale processo di sintesi vengono sfruttati gli Escherichia coli, una specie di batterio, ricombinati e chimicamente immobilizzati ad una matrice solida di cellulosa. Si utilizza quindi un bioreattore (utilizzato per fornire un tipo di ambiente favorevole alla crescita di organismi biologici) costituito da due estremità, da una fluisce una soluzione contenente triptofano, dall'altra invece viene recuperato dalle cellule imbrigliate nella matrice l'indaco prodotto che verrà poi utilizzato come colorante.

Si ricorda che l'indaco viene utilizzato specialmente come colorante per i jeans.

giovedì 17 novembre 2016

STEP 16 - L'indaco elettrico nel design

Una maschera o una poltrona?
Cosa ti viene da pensare su quest'immagine?
In molti potrebbero pensare che sia una maschera, magari usata per feste come carnevale o Halloween, ebbene no.

La foto in questione rappresenta una poltrona!
Essa è un tipo di poltrona monoblocco chiamata Nemo e disegnata da Fabio Novembre nel 2009. Guardandola da un lato sembrerebbe essere una grande maschera teatrale, ma dall'altra in realtà ha un'ampia seduta.
Si potrebbe quindi quasi dire che il grande volto della maschera, così inespressivo nella perfezione delle sue proporzioni classiche, nasconde e accoglie dall'altra parte un altro volto, ossia quello della persona che si rilassa al suo interno.
Questa poltrona è prodotta e venduta da Driade.

lunedì 14 novembre 2016

STEP 15 - L'indaco elettrico nella pubblicità

I colori vengono utilizzati anche nei manifesti pubblicitari che si possono trovare sia nelle pagine dei vari giornali e riviste sia sui cartelloni stradali. Questi devono chiaramente attirare l'attenzione del lettore e per far ciò spesso vengono usati colori vivi e accesi, come ad esempio può essere l'indaco elettrico.

Questo colore può trovarsi ad esempio nell'immagine pubblicitaria qui di fianco della Persil, una marca di detersivi il cui nome cambia a seconda del Paese, ed in Italia infatti è meglio conosciuta come Dixan.

Il suo nome deriva da due suoi principali ingredienti, ossia il perborato di sodio e il silicato.

Questo marchio è stato creato dall'azienda chimica tedesca Henkel & Cie ed è stato lanciato sul mercato nel 1907, non deve quindi essere confuso con il detersivo Persil della Unilever. Quest'altra azienda ha in effetti il permesso di vendere il proprio detersivo omonimo in paesi come Regno Unito e Irlanda, ma anche in Germania dove però il marchio è realizzato e messo in commercio dalla Henkel.

Altri nomi con i quali è riconosciuta la Persil nel mondo sono anche Wipp o LeChat.

giovedì 10 novembre 2016

STEP 14 - L'indaco elettrico nella chimica

L'indaco elettrico (o semplicemente l'indaco) è un colorante molto utilizzato nell'industria tessile, basti infatti pensare al suo utilizzo per i blue-jeans e per la tagelmust. In passato il principale Paese produttore di questo colore era l'India, in quanto proprio qui vi era una pianta, la Indigofera Tinctoria, dalla quale era possibile prelevare tale pigmento. In questa pianta è presenta l'indacano, un glucoside dal quale si elimina il glucosio attraverso la fermentazione; l'indaco veniva poi ottenuto grazie all'ossidazione con l'aria.

Molecola indaco naturale

La molecola naturale dell'indaco, identificata con lo stesso nome del colore, deriva dall'indolo ed il suo nome IUPAC è 2-(1,3-diidro-3-osso-2H-indol-2-ilidene)-1,2-diidro-3H-indol-3-one. La sua formula molecolare è C16H10N2O2.

L'indaco però in sé e per sé è un pessimo colorante in quanto non riesce ad attaccarsi alla fibra tessile a causa delle piccole dimensioni e del basso peso della sua molecola. Per questo motivo esso, attraverso la reazione con un agente riducente, viene convertito nella forma di leuco che ne permette un uso tintorio.

L'indaco ha però un vantaggio come colorante poichè, a differenza degli altri, non scolorisce ma tende ad assumere una colorazione azzurro brillante.

Grazie ad Adolf Von Baeyer inoltre l'indaco è ottenibile anche artificialmente, ossia per sintesi chimica. Egli lo produsse per la prima volta nel 1880 attraverso 7 reazioni chimiche, e per questa sua creazione ha vinto il premio Nobel per la Chimica nel 1905. Questa sua invenzione però portò al declino della produzione naturale dell'indaco, con il conseguente impoverimento di tutte quelle persone che lavoravano nella coltivazione e nell'estrazione dell'indaco naturale.

Molecola indaco artificiale
L'indaco artificiale è un pigmento organico sintetico, composto da acido nitrocinnamico e la sua formula molecolare è C9H7NO4.

Attualmente l'indaco viene prodotto quasi totalmente artificialmente, anche perchè subito dopo il lavoro di Baeyer i terreni precedentemente utilizzati in India per la coltivazione dell'Indigofera Tinctoria furono sostituiti da campi di grano coltivati per ottenere poi i cereali, con i quali molte più persone rispetto a prima riuscirono a sfamarsi.


lunedì 7 novembre 2016

STEP 13 - L'indaco nel fumetto

I colori costituiscono una parte fondamentale dei fumetti in quanto grazie ad essi vengono messi in evidenza determinate caratteristiche dei vari personaggi dando loro una certa importanza e permettendo così ai vari lettori di riconoscerli anche attraverso le varie sfaccettature cromatiche.

La mia personale ricerca dell'indaco nel mondo dei fumetti mi ha portato a visionare quello di Lanterna Verde - Green Lantern, nel quale vi sono ben 9 corpi di Lanterne di colore diverso. Tra di essi vi è la Tribù Indaco, formata da ex criminali intergalattici che però, grazie all'anello indaco della compassione, si redimono e sopprimono i loro istinti criminali. Il loro giuramento nella loro lingua è:

"Tor lorek san, bor nakka mur,
Natromo faan tornek wot ur,
Ter lantern ker lo Abin Sur,
Taan lek lek nok - Formorrow Sur."

Ecco qui due vignette in inglese del fumetto "Green Lantern" vol. 4 n°25: in entrambe le immagini vi è Lanterna Verde che dialoga con alcuni personaggi appartenenti alla Tribù Indaco; nella prima si parla dell'anello indaco (indigo ring), mentre nella seconda si parla degli indigos (coloro che appartengono a tale corpo di lanterne).