lunedì 12 dicembre 2016

STEP 22 - L'indaco elettrico in architettura


Nella cultura orientale l'indaco elettrico, visto come frazione del viola, assume una certa importanza, soprattutto per quanto riguarda la spiritualità e la religione. Proprio per questo motivo sono presenti in Paesi come le Fiji dei veri e propri templi in cui tale colore è utilizzato per dare un tono sovrumano, per sottolineare che a differenza della vita dell'uomo che ha una fine temporale, vi è un qualcosa che gli sopravvive nel tempo e che va quindi al di là del corpo.

Ecco quindi la foto di uno dei più importanti templi di questo Paese, questo è lo Sri Siva Subramaniya temple, e si può subito notare come sia le sue mura sia alcune sue parti ornamentali siano di color indaco o comunque abbiano tonalità da cui esso deriva come il blu e il viola.


Per quanto riguarda invece la presenza dell'indaco in un trattato di architettura possiamo far riferimento al "De Architectura" di Vitruvio, in cui l'VIII capitolo è intitolato appunto "Del minio della crisocolla dell'armenio e dell'indaco" in cui egli scrive a proposito di questo colore:

"Ho detto quanto mi potè venire alla mente intorno al minio. La crisocolla si trae dalla Macedonia, e si cava ne' luoghi prossimi alle miniere di rame. L'armenio e l'indaco co' loro nomi stessi dimostrano da quali luoghi vengono prodotti."

Vitruvio si rifà quindi all'indaco come colore proveniente dalle Indie ricavato come sostanza naturale presente sulle canne presenti in quelle zone.

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